Rimpiangere – un raffronto non equo.
Oggi, ho scelto di sviluppare un argomento poco accettato dalla maggior parte di noi, il rimpianto.
Tutti noi abbiamo rimpianti, ma in quanti ammettiamo questo?
Molto pochi.
Ma sapete una cosa?
Per non essere considerati scomodi da quelli intorno a noi e per non dare l’impressione di avere debolezze, il tutto è umano.
Tuttavia, ammesso o no, il rammarico è parte della nostra vita.
Tutti abbiamo momenti in cui guardiamo indietro la nostra vita e riteniamo di non aver preso le decisioni migliori oppure di aver perso tempo, facendo qualcosa che ci ha portato benefici.
E poi si può includere una sensazione di rimpianto.
Inoltre ci dispiace che abbiamo agito di più sulla costruzione di qualcosa di sostenibile o non abbiamo sfruttato il potenziale.
Bene sapere che è rimpianto, quando crediamo di aver perso qualcosa che non siamo in grado di recuperare.
Ma è così?
Oppure rimpianto è solo una convinzione che, siamo un’espressione attraverso i nostri pensieri? Ti lascio riflettere su questa frase. In realtà, i rimpianti sono solo illusioni. Il rammarico è un raffronto non equo.
Noi, oggi, ci confrontiamo con il passato scegliendo di agire in un certo modo.
Un paragone ingiusto. Perché noi, ora, siamo diversi da come eravamo in passato. Ora abbiamo più esperienza e, una prospettiva molto più ampia di quello che avevamo prima.
Spesso, però, questa prospettiva è molto influenzata dalla decisione e quindi ci rammarichiamo.
Pensare che dobbiamo agire in modo diverso da quanto fatto, è un’illusione per la quale produciamo solo sofferenza. Perché la verità è che dobbiamo agire in modo diverso.
Abbiamo agito sul nostro modo di pensare, in base ai valori che avevamo prima.
Pertanto, consideriamo che in qualsiasi momento si prende la decisione che si pensa sia migliore per noi in quel momento.