Timidezza umana?
Avete mai affrontato una situazione in cui, la complessità, disturba l’universo della propria vita?
Sono sicuro che ognuno di noi era nella sua vita, almeno una volta in una situazione del genere.
Rappresenta, la timidezza un difetto, la disabilità una malattia?
Certamente no!
Perché me lo chiedete, Perché?
Perché a mio avviso, la timidezza è solo un modo particolare di agire, un modo particolare di percepire le cose, interpretarle, un modo particolare di entrare in società.
Infatti è possibile che a un certo punto, ci limitiamo l’evoluzione della timidezza, perché la società ha costituito un modello standard di reclutamento …
Quando non siamo sotto le regole imposte dalla società, si rischia di non essere selezionati e quindi eliminati.
Rivolgendomi a tutti coloro alla cui timidezza a creato dei problemi in determinate circostanze della vita, vorrei sottolineare un paio di cose.
Non lasciatevi mai abbandonati, seguite il vostro intuito, anche se siete timidi, realizzate i vostri sogni, impostate il proprio percorso e dattevi un senso in questo mondo.
Nella maggior parte dei casi è meglio essere timido, parlare solo quando abbiamo qualcosa di importante da dire e da dare risposte concise, lodevoli, invece di parlare molto inutile senza a esprimere chiaramente qualcosa di concreto.
Pertanto, non dobbiamo mai attribuire alla timidezza un ruolo negativo nella vita, perché anche così, tutto quello che è considerato male, è per una buona persona.
Assumete la propria vita con il bene e il male, con il proprio stile e modo di essere.