Nella vita è estremamente importante per farle fruttificare i doni ricevuti da Dio.
Abbiamo il dovere di puntare su più alti ideali, gli ideali che ci allargano il cuore.
La vita è stata data a noi di non tenerlo per noi, ma per dare.
La soddisfazione personale dipende dall’immagine che abbiamo di noi stessi.
L’autostima fornisce il nostro equilibro della nostra vita, per essere pronti, e ci dà la forza di agire per il nostro conto e in favore del prossimo.
Non è giusto per noi, farci prendere dei pensieri negativi, come: “non c’è niente di buono nella mia vita”, “non sono bello”, “non sono così intelligente come gli altri”.
Ci dovrebbe essere spazio per il confronto perché ognuno di noi è unico.
San Giovanni Paolo II ha detto: “L’uomo è un essere unico e irripetibile”.
Dio ha dato a ciascuno di noi un sacco di doni e qualità.
Questa borsa è l’identità personale.
Fruttificare i doni ricevuti è un atto di gratitudine a Dio.
Dobbiamo apprezzare, a lottare solo per il bene e avere la capacità di affrontare il male.
Dando di quello che ho ricevuto ci rende vivi.
Per amare la vita e doni ricevuti non dobbiamo permettere al pessimismo a prendere piede nei nostri cuori.
Evitiamo di confrontare noi stessi con gli altri e dobbiamo contemplare le qualità personali.
Ringraziamo a Dio per i doni ricevuti e sfruttargli al massimo per il bene del nostro vicino.
Dobbiamo avere il coraggio di guardare le difficoltà della vita come un’opportunità per crescere!